Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia decaduta, arriva la commissione prefettizia. Il Ministero dell'Interno, letta la relazione della commissione d'accesso che ha ritenuto di dover sciogliere il Consiglio comunale in virtù di infiltrazioni camorristiche, ha proceduto a mettere fine al mandato del sindaco Gaetano Cimmino e alla attività dell'intera Assise cittadina.
Il Comune, dunque, verrà Commissariato. Bisognerà ora attendere 18 mesi, al massimo 2 anni, affinché si torni nuovamente al voto.
"Attendiamo di leggere cosa è scritto nella relazione all’attenzione del Consiglio dei Ministri - commenta il sindaco uscente Cimmino -. E’ certamente una sconfitta per l’intera città. Se si è arrivati a questa decisione probabilmente qualcosa è stato sottovalutato e qualcosa è stato sbagliato".
Cimmino fa mea culpa. "E’ necessario che mi assuma le mie responsabilità - dice -. È giusto che anche i partiti, tutti, centrodestra e centrosinistra, aprano un’ampia riflessione. Castellammare è una città complessa. Ci saranno modi e tempi di approfondire nei prossimi giorni. Ho onorato la mia carica fino all’ultimo momento, lavorando giorno e notte solo e solamente per la mia città. Instancabilmente, come in ogni momento di difficoltà che abbiamo attraversato, emergenza sanitaria compresa".
Un messaggio di commiato, quello del primo cittadino, che gli fa onore.
LA NOTA DIFFUSA A SEGUITO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, in considerazione degli accertati condizionamenti sull’amministrazione comunale da parte della criminalità organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Castellamare di Stabia (NA) e l’affidamento della gestione del Comune a una Commissione straordinaria per la durata di 18 mesi a norma dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267).