Sono del quartiere di Barra a Napoli e di Cercola i cinque soggetti arrestati dai carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, rapina aggravata in concorso, lesioni personali gravissime, porto e detenzione illegale di armi, ricettazione. Lo scorso 12 maggio misero a segno una rapina ad un portavalori nei pressi della filiale del Banco di Napoli di viale Europa, nella città delle acque. In quel frangente furono ferite anche due guardie giurate che, discese dal veicolo, stavano rifornendo lo sportello Bancomat di soldi.
Della banda - i cui componenti sono stati individuati grazie ai filmati della videosorveglianza cittadina - faceva parte anche un vigilantes di un altro istituto che, fingendosi in servizio presso la filiale della banca, ferì a colpi d'arma da fuoco una delle due guardie giurate.
I militari dell'Arma hanno ricostruito l'esatta dinamica della rapina che fruttò ai banditi 320mila euro. Uno di loro era giunto sul posto con un proprio furgone (cui aveva applicato alcune lastre magnetiche per occultare alcuni adesivi pubblicitari della sua attività commerciale) con il compito di impedire la vista ad eventuali passanti e di fare da scudo nel momento del conflitto a fuoco ingaggiato con le guardie giurate. I cinque avevano utilizzato una vettura rubata un mese prima nel quartiere Stella di Napoli, mentre un'altra auto, rubata questa volta a Melito, fu parcheggiata al fianco degli sportelli bancomat per impedire al portavalori di assumere la posizione per effettuare le operazioni di sicurezza richieste.
Durante la fuga i rapinatori ingaggiarono un conflitto a fuoco contro altre guardie giurate in servizio presso il vicino ospedale San Leonardo. Appurato, infine, che la banda aveva effettuato diversi sopralluoghi nella città stabiese per studiare le modalità con le quali mettere a segno la rapina.
Dei cinque arrestati, tre sono pregiudicati e due incensurati.
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