Pubblico delle grandi occasioni per il Gruppo Teatrale locale “Frizzi e Lazzi” ha messo in scena , una parodia dell’omonimo famoso brano di E.A.Mario rimarcando il significativo percorso artistico culturale di ulteriori nostri grandi talenti del passato; una interessante pagina di storia rivissuta tra “frizzi e lazzi”.
Autori :Tommaso Oropallo, Lucia Pinto, Enzo Tortora e Ciro Marrazzo.
Location della kermesse trecasese, l’Arena dell’Oratorio parrocchiale “don Giuseppe Tortora in via Regina Margherita, nei pressi del Cine Teatro Corelli.
“L’Arena” da pochissimo inaugurata, e voluto dal parroco, don Aniello Gargiulo, a coronamento delle esigenze del paesello pedemontano vesuviano tanto incline a mettere in scena manifestazioni del genere.
Ed è stata una incantevole carrellata storica culturale sulla Napoli che fu; introdotta da un Pulcinella nostrano, che va mietendo sempre più larghi consensi, alias Vincenzo Tortora, proseguita con maestria ed affabulazione da un gruppo di suonatori all’altezza del compito quali: Palmiro Panariello e Giovanni Aquino alla chitarra ed il percussionista Vincenzo Raiola coadiuvati da un eloquente trio: ’O zingariello, don Mario e ’o cecato, ossia Eugenio Sorrentino, Antonio Candurro e Marco Federico, scribacchini ridotti in miseria aspettando e rimarcando momenti di gloria; in perenne meditazione per una felice ispirazione che tarda a venire, seduti al tavolino di un Bar del quartiere.
A tenergli bada nelle magre ordinazioni una spigliata Maria Raiola, nelle vesti di “Mantesino”.
Davvero sorprendente la bravura di questo Gruppo che ha dato prova di una amalgamazione assunta in pochissime serate di prove sfociate in così tanta maestria nella rappresentazione pubblica che ha vantato il tutto esaurito alla serata del debutto.
Un bravo ai giovanissimi Olga, Alessia e Francesca, mai impacciati e pronti alla battuta.
Un plauso agli altri interpreti anch’essi di lodevole perizia: Amalia Pregevole (di nome e di fatto), Ciro Marrazzo, Antonella Di Domenico, Francesco Alberico, Alessia Amato, Lucia Pinto, Carmine Zavota, Maria Riccio, e Angela Cannavacciuolo; anch’essi di ottimo stampo.
Scenografia di Franco Eliano; grafica di Annalisa De La Ville; Luci, video e audio di Ciro Ascione il tutto per la regia di Tommaso Oropallo e la direzione artistica di don Aniello Gargiulo.
Scroscianti applausi e pubblico in visibilio per la strabiliante interpretazione in fuoriuscita dal palcoscenico di Vincenzo Tortora che ha magistralmente interpretato il famosissimo brano tratto dai canti malavitosi di Raffaele Viviani ’O guappo ’nnammurato .