Giovedì 5 gennaio, in occasione della vigilia dell’Epifania, al “Rione Gescal” in via Promiscua a Boscoreale, ci sarà una giornata dedicata al ‘capolavoro’ del made in Italy e ai suoi ingredienti: la pizza. L’evento è stato realizzato grazie alla grande passione del maestro Giovanni Landi.
Una vita dedicata alla pizza. Landi, pompeiano, oggi 45enne, ha iniziato a mettere le mani in pasta quando era un adolescente. Tanto che di pizze non sa più quante ne ha infornate. «Centinaia ogni giorno. Negli ultimi mesi - spiega - mi sono specializzato nella disciplina ‘pizzarte’ che consiste nel realizzare pizze-ritratto. Non le posso proporre alla clientela, in quanto richiedono almeno una mezz’ora di lavorazione. Una tempistica inaccettabile in pizzeria. Si tratta infatti di un procedimento artigianale che consiste nel disegnare a matita su carta da forno l’immagine che voglio riprodurre. La applico quindi alla pizza, cotta ma raffreddata, e lavoro con il bisturi per incidere il ritratto».
I figli Vincenzo e Carmine seguono le orme del padre e lo affiancheranno in questa manifestazione. Presenti in piazza tante Befane che doneranno caramelle e un dj che allieterà la platea.
Parteciperà anche il maestro della pizza Nino Panella, vincitore di gare internazionali. L’evento “La Pizza, capolavoro universale”, in cui si esibiranno i maestri insieme ai bambini, nasce dal desiderio di essere per un giorno presente in un quartiere considerato degradato e a rischio, ma dove vivono tante persone oneste, che hanno diritto a sognare e a vivere un giorno con il profumo della pizza che si espande per i palazzi e non solo. Attraverso un ponte d’amore le pizze arriveranno in Burundi.
Gli orfanelli del villaggio di Giteka, vecchia residenza dei re del Burundi, in Africa, dove oggi non resta più nulla del ricco passato, nemmeno la corrente, sentiranno il profumo della pizza attraverso un'offerta che sarà donata alle suore del Burundi che suoneranno e canteranno per il pubblico presente.
«Stiamo realizzando un orfanotrofio nuovo per 40 bambini e ragazzi da 10 a 14 anni - spiega Don Pasquale Paduano, sacerdote missionario che, insieme alla sua comunità, ha adottato un intero villaggio in Burundi -. Ancora adesso, i bambini vivono in una struttura vecchia e fatiscente, dove sono stati persino rubati alcuni pannelli solari che avevamo installato per riscaldare l’acqua».
Presenti in piazza anche i ragazzi della casa famiglia di Don Bosco di Torre Annunziata, che potranno realizzare e gustare la pizza più buona del mondo, quella che nasce dal cuore.
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