«Penso sia venuto meno non solo un progetto politico, ma il rispetto verso Istituzioni e cittadini, quotidianamente offesi, umiliati e mortificati, nelle loro prerogative ed aspettative».
Con una lettera, il consigliere comunale del Pd, Luigi Buffone, rassegna le proprie dimissioni dal suo incarico istituzionale.
«I tempi sono ormai maturi per valutare il mio percorso di partecipazione e di impegno, all'interno di questo Consiglio comunale e a sostegno del sindaco Giuseppe Balzano - scrive Buffone -. Impegno e partecipazione che ho sempre cercato di legare, credo coerentemente, alle premesse e ai doveri espressi dal programma elettorale con cui sono state vinte le elezioni. Proprio alla luce di alcuni insistenti atteggiamenti, nell’ambito di questo Consiglio comunale, che vanno a minare seriamente l'integrità e la credibilità delle Istituzioni Comunali, all'interno delle quali il libero confronto democratico viene ad ogni occasione svilito o soppiantato da uno scenario rissoso e sconclusionato, per precise responsabilità e incapacità, finiscono col venire meno le condizioni per un lavoro sereno e costruttivo che possa dare un contributo efficace fatto di valori e contenuti».
Buffone prosegue lanciando dure accuse all'Amministrazione. «Ho sollecitato più volte, partendo da considerazioni riguardanti le difficoltà economiche dell'Ente, di rilanciare l'azione politica ed amministrativa, attraverso misure strutturali ben definite in materia finanziaria per mitigare i gravi disagi economici dell'Ente; una gestione diversa, congrua o vantaggiosa, del patrimonio immobiliare comunale; riorganizzazione efficace della macchina comunale al fine di recuperare lo scollamento esistente fra Amministrazione e Dirigenza Comunale; una sintesi sulle questioni urbanistiche guardando innanzitutto agli interessi della comunità e della pubblica utilità; la capacità di sviluppare democrazia partecipativa. Come ho già detto, in occasione del mio voto contrario al Bilancio 2016, devo constatare, con immensa delusione, che tutto ciò è rimasto inascoltato ed ha fatto solo parte di uno spazio di confronto “platonico”, mentre il concetto di “collegialità” è stato praticamente ripudiato! La realtà, oggi, è rappresentata da un’Amministrazione che non esercita la politica dell’ascolto in particolare verso quei cittadini, giovani e meno giovani, che reclamano i propri diritti: vedi i tantissimi ragazzi che fruivano del Campo Sportivo Vittorio Pozzo, abbandonato da tre anni, o la sospensione ormai cronica dell’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili, nonché la cessazione del trasporto disabili! Pertanto, in coerenza con la mia storia politica e da militante Pd, credo di non vedere più spazi per poter continuare a dare un contributo a questa maggioranza e a lavorare in questo Consiglio comunale in quanto - chiosa Buffone - non avverto più la serenità, la chiarezza e la coerenza negli atteggiamenti di troppi. A chi resta auguro sì, un buon lavoro (sic!), ma soprattutto- conclude - un accurato e scrupoloso esame di coscienza!».
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