Il soprintendente di Pompei, Massimo Osanna, ha accettato l’invito di visitare alcuni siti di Terzigno. Il professore della Federico II, accompagnato da Caterina Cicirelli, responsabile dei siti periferici di Pompei e quindi anche quello di Terzigno, con il sindaco Francesco Ranieri e alcuni amministratori locali, hanno fatto tappa, nel pomeriggio del 9 giugno, alla cava Ranieri e poi all’ex Macello Comunale.
La valorizzazione del turismo e del patrimonio archeologico nel territorio del Parco Vesuvio fu il tema del convegno che si tenne il 12 maggio scorso nell'aula consiliare. Intervennero politici, tecnici e addetti ai lavori per discutere sullo sviluppo di questi territori che nascondono tesori archeologici di grandissimo pregio, spesso inaccessibili a visitatori e turisti.
Nel corso del convegno si parlò anche della cava Ranieri a Terzigno, un’area di circa 500 mila metri quadrati di storia e archeologia, alcuni esemplari di flora e fauna introvabili in altre zone del Vesuvio, ben tre ville romane ma anche sede di una ex discarica, aperta nel corso di una delle prime emergenze rifiuti.
La villa catalogata col “Numero 6”, fu interessata pochi mesi fa dal crollo della copertura, la villa “Numero 1” fu interrata dalla stessa Soprintendenza per preservarla, mentre la “Numero 2” è quella situata nei pressi dell’ex sito di stoccaggio.
Nel corso del convegno fu anche presentato il Progetto “Materia” messo a disposizione da un gruppo di professionisti, archeologi, ingegneri e architetti. Progetto che prevede proprio la trasformazione di cava Ranieri in un enorme Parco archeologico e naturalistico, in grado di esaltare le tre ville romane, ma anche le sequenze stratigrafiche createsi durante le eruzioni del Vesuvio, molto care agli studiosi della materia. Il Comune di Terzigno ha fatto suo il progetto e lo ha presentato al Ministero dei Beni Culturali ed alla Soprintendenza: questo ha dato senso alla visita del professor Osanna e della dottoressa Cicirelli.
«C’è la volontà di tutti di riqualificare la cava Ranieri che entra in un itinerario turistico e culturale di Terzigno e un punto di riferimento per visitatori di tutta la zona vesuviana, via Boscoreale, fino a Pompei - ha dichiarato Osanna -. Entro quest’anno, in accordo con l’Amministrazione comunale, i reperti archeologici di Terzigno ritorneranno nel Comune vesuviano per essere esposti al Museo che sorgerà all’interno dell’ex “mattatoio comunale”, già ristrutturato e pronto per essere consegnato alla cittadinanza».
Osanna si è impegnato, anche perché rimasto molto positivamente colpito dalle bellezze e dalle potenzialità turistiche del Comune vesuviano, per concretizzare un immediato restauro dei reperti terzignesi, che saranno trasferiti a Terzigno per essere esposti in mostra permanente.
Il sindaco Francesco Ranieri e l’assessore al Turismo, Genny Falciano, a margine della visita, hanno dichiarato: «Abbiamo intrapreso un cammino che ci auguriamo possa portare sviluppi importanti per Terzigno, ma anche per il resto della zona vesuviana. Cava Ranieri è un grande patrimonio di tutto il nostro territorio».
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