Durante il convegno dal titolo “Vesuvio, una risorsa non un problema” svoltosi nell’aula consiliare del Comune di Terzigno - ospiti oltre al sindaco Francesco Ranieri e agli assessori comunali, il consigliere regionale responsabile del Grande Progetto Pompei, Mario Casillo, il presidente neoeletto del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo, e il senatore della Repubblica Domenico Auricchio - lo studioso Gennaro Barbato del Comitato Civico Vesuviano, intervenuto come relatore per parlare dei beni archeologici dell’area vesuviana, ha chiesto a tutti i presenti l’impegno ad intervenire il prima possibile per risolvere la disastrosa situazione di Cava Ranieri e inaugurare il Museo in cui esporre i reperti.
Rivolgendosi al sindaco, al capogruppo Pd Casillo e al presidente del Parco Vesuvio, Barbato, con un intervento applauditissimo dalla sala consiliare gremita, ha chiesto chiarezza sui tempi di realizzazione del parco archeologico, geologico e naturalistico di Cava Ranieri e sull’inaugurazione di un Museo localizzato a Terzigno nel quale esporre i reperti provenienti anche da Ottaviano e Longola che giacciono depositati nei magazzini di Pompei e in altri siti archeologici.
Barbato ha ricordato che le aree vesuviane e nolane non sono di minore importanza rispetto a Pompei e Ercolano, tant’è che tra Ottaviano e Piazzolla di Nola potrebbe essere localizzata la villa in cui morì l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, come attestato dall’ormai celebre rinvenimento ad opera dello studioso del capitello ora esposto nel Museo Archeologico di Nola proveniente da località Albertini.
«Bisogna dare soprattutto ai bambini la possibilità di conoscere la propria storia in modo tale che siano orgogliosi dei luoghi in cui vivono - ha dichiarato Barbato -. E’ ora che Terzigno abbia il proprio Museo e che al suo interno vengano esposti tutti i reperti provenienti dall’area vesuviana: il modello da seguire è quello del vicino Antiquarium di Boscoreale. Invito il sindaco di Terzigno e Mario Casillo ad assumere un preciso impegno in tal senso. Al presidente del Parco Vesuvio dico invece che come primo atto deve occuparsi di Cava Ranieri: per prima cosa potrebbe far rimuovere la macina accanto alla villa con la tettoia crollata e custodirla temporaneamente nella sede del Parco. Sono stanco delle chiacchiere: a nome del Comitato Civico Vesuviano chiedo a chi ha la possibilità di “fare” di assumersi un serio impegno ora che le condizioni sono favorevoli allo sviluppo del territorio».
Sia il sindaco di Terzigno che Casillo hanno quindi assunto l’impegno a portare avanti i progetti di bonifica e di valorizzazione di Cava Ranieri, iniziativa nella quale si stanno contraddistinguendo un team di architetti tra cui l'ing. Alessandro Annunziata, che ha presentato in forma gratuita un progetto di nome "Materia", il giornalista Francesco Servino e l’assessore al Turismo e alla Cultura di Terzigno Genny Falciano. «Terzigno ha già dato con le discariche, turismo e cultura sono la risorsa più importante: basta ricoprire le ricchezze», ha detto Falciano.
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