.“Ero l'addetto a distruggere e far sparire le armi dopo gli agguati, ma le conservavo”. Si era pentito facendo ritrovare quell'enorme arsenale, ora è stato condannato il baby collaboratore di giustizia Gerardo Colantuomo, 20 anni, del Piano Napoli di Boscoreale.
Il tribunale di Torre Annunziata ha emesso la sentenza di condanna a 3 anni di reclusione (pena sospesa) e la distruzione delle armi contro Colantuomo, uno dei componenti del commando che sparò contro due donne al Piano Napoli di via Settetermini, e poi deciso a pentirsi perché aveva paura di finire vittima di un'imboscata.
“Ho partecipato a una decina di agguati, ma nessuno mortale”, ha detto agli inquirenti, prima di far ritrovare un arsenale. In un terreno, Colantuomo nascondeva le armi usate dal suo gruppo criminale: una carabina Benteler Vore calibro 22, un vecchio fucile mitragliatore calibro 9 della Beretta, una pistola Beretta 34 calibro 9 corto, una pistola Colt 19R U.S. Army, una pistola Bernardelli ONE VB calibro 9 corto, una pistola calibro 9mm Luger, nonché numerosi caricatori e munizionamento di vario genere.
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