Sette arresti nel clan Vollaro di Portici. Gli agenti del locale Commissariato di Polizia, sotto il coordinamento della DDA, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva, emessa dal G.I.P. del Tribunale, a carico di Pietro Vollaro, 56 anni; Giuseppe Vollaro, classe 1951 anni; Antonio Romagnoli, 55 anni; Antonio Foncillo, 51 anni; Ciro Nocerino, 44 anni; Giuseppe Toti, 57 anni; e Mariano Donadona, 37 anni. I primi sei era già detenuti per altri reati, anche di natura associativa. Donadona, invece, è stato raggiunto dall'ordinanza in provincia di Pesaro Urbino, dove si era trasferito da circa un decennio. Tutti sono considerati capi ed affiliati della organizzazione di stampo camorristico, e sono ritenuti gravemente indiziati di porto e detenzione di arma, spari in luogo pubblico, ricettazione e omicidio premeditato in danno di Giuseppe Iacone, detto “Peppe ò furnaro”, in concorso tra loro e aggravato dal metodo mafioso.
I fatti risalgono al 28 maggio 2004, quando in via Bellucci Sessa a Portici fu segnalata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto la Polizia accertò la veridicità dell’evento e il ferimento a colpi d’arma da fuoco di Iacone e di un'altra persona. I due, soccorsi da personale del 118, furono trasportati preso l’ospedale “Loreto Mare” di Napoli dove il primo, dopo oltre due ore di intervento chirurgico, morì per la gravità delle ferite riportate mentre l’altro individuo riportò una ferita d’arma da fuoco al fianco destro con prognosi di 10 giorni.
Le indagini dirette dalla DDA ed eseguite dal Commissariato di Portici, hanno permesso nel corso degli anni di raccogliere indizi probatori a carico degli arrestati che sono stati poi ritenuti validi dal G.I.P. che ha emesso i provvedimenti di custodia in carcerecome richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
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