"Il fatto non sussiste". Con questa pronucnia di rito, il Gip ha prosciolto dalle accuse di concussione, turbativa d'asta e associaizone a delinquere il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
Il primo cittadino era coinvolto in una inchiesta relativa ad appalti di lavori pubblici nel Comune vesuviano. L'inchiesta fu avviata nel 2015, allorquando vennero coinvolti anche un dirigente e funzionari del Comune, nonché amministratore unico e reposnsabile tecnico di una azienda di costruzioni. La Procura di Napoli aveva chiesto per il sindaco il rinvio a giudizio.
Zinno, già nell'immediatezza della notizia, dichiarò di essere estraneo ai fatti. Circostanza poi acclarata dal giudice.
«Ho sempre avuto fiducia nella giustizia - ha commentato Zinno sulla sua pagina Facebook -. La magistratura giudicante, nel valutare i fatti di questa vicenda, aveva già evidenziato in un primo momento la mancanza di elementi indiziari. Già il Gip, infatti, aveva escluso l’ipotesi di una mia partecipazione al fatto criminoso. Oggi anche il secondo giudice ha ascoltato la mia tesi, confermando che il fatto non sussiste. Si chiude per me una vicenda dolorosa e difficile, che tuttavia ho sopportato consapevole della mia innocenza e fiducioso che questa vicenda si sarebbe conclusa secondo verità».
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