A cura della Redazione

Operatori ecologici aggrediti ad Ercolano. E' quanto denuncia l'azienda che gestisce il servizio di nettezza urbana, la Buttol srl. L'episodio si è verificato domenica mattina. A causa dello stato di agitazione degli operai, che va avanti ormai da alcuni giorni e che ha comportato disagi legati alla presenza dei rifiuti lungo strade, la ditta ha inviato una squadra da altri cantieri per garantire la pulizia anche di domenica, giorno in cui solitamente il servizio è sospeso. Una richiesta giunta direttamente dal Comune, in virtù della presenza di personalità istituzionali sul territorio pèer la conferenza programmatica del Partito Democratico. Uno degli addetti sarebbe stato minacciato e poi aggredito, tanto da ricorrere anche alle cure mediche presso il nosocomio di Torre del Greco. Minacce verbali sarebbero giunte anche ad altri lavoratori.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco Ciro Buonajuto: «Conoscendo lo stato di agitazione dei netturbini e sapendo che sul territorio sarebbero intervenuti il Presidente del Consiglio, rappresentanti del Governo, Presidenti di Regione ed altre importanti cariche istituzionali, il dirigente alla Nettezza Urbana ha ritenuto opportuno informare l'azienda di onorare il decoro della città - spiega in un post su Facebook il primo cittadino -. Questo provvedimento è di prassi in occasione delle visite in città di rappresentanti istituzionali e non era mai stato oggetto di polemica. A seguito di episodi di violenza denunciati in queste ore dall’azienda, sono in contatto con le Forze dell’Ordine ed ho richiesto un incontro urgente in Prefettura. La posizione del Comune su questa vicenda è lineare - continua il sindaco -: chiediamo alla Prefettura, massima Autorità dello Stato sul territorio, di far rispettare gli accordi e far riprendere immediatamente il regolare servizio di raccolta. Lazienda che svolge il servizio non l'ho scelta io, ma il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Campania e Molise presso la Prefettura di Napoli, perché legalità e trasparenza non siano mai messe in discussione».

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