Continua l’emergenza incendi sul Vesuvio. Nonostante le operazioni di spegnimento aereo avvenute ieri, il fronte di incendio che interessa il comune di San Giuseppe Vesuviano non risulta ancora completamente estinto. Sono attivi, infatti, tre distinti focolai nei pressi del vallone “Cerri”, al confine con il territorio del comune di Ottaviano, ad un'altitudine di 400 metri circa sul livello del mare.
Inoltre, dalle ore 7,00 di questa mattina il coordinatore del Centro Operativo Comunale (COC), Santino Ranieri, ed il sindaco Vincenzo Catapano, che presiede le funzioni tecniche del COC, presenti presso la postazione avanzata, sono in contatto con il Centro Operativo Regionale ed hanno formulato richiesta di supporto di mezzi aerei e di squadre di terra.
Le condizioni meteo e l'assenza di venti favoriscono la formazione di foschie che, al momento, impediscono una buona visuale.
All'esito dell'incontro dei 13 sindaci dei paesi del Parco Nazionale del Vesuvio, svoltosi ieri sera alle ore 20,00 presso il comune di Ottaviano, è stato adottato, all'unanimità, un documento con tre punti
programmatici: ribadire, alla Regione Campania, la richiesta di attivarsi per ottenere la dichiarazione dello “stato di emergenza” derivante da calamità naturali e gravi eventi; La consegna delle fasce tricolori al Prefetto durante l'incontro previsto per domattina; il noleggio di un elicottero antincendio se non dovessero arrivare ulteriori soccorsi.
“In questo momento di emergenza abbiamo dovuto, purtroppo, constatare il fallimento delle politiche di prevenzione degli incendi boschivi nel Parco Nazionale del Vesuvio ed il fallimento delle politiche di gestione del Parco stesso – ha dichiarato Vincenzo Catapano, sindaco di San Giuseppe Vesuviano, a margine della riunione -. La Legge-quadro in materia di incendi boschivi è chiara. Se è vero che mani criminali hanno agito contro il patrimonio naturale, boschivo, agricolo e faunistico dei nostri territori, è anche vero che paghiamo lo scotto di attività di previsione e prevenzione che, seppur previste dalla normativa vigente, non sono state concretamente attuate, ancor più a seguito degli incendi già verificatisi nel corso della scorsa estate. Da sindaci dei paesi del Parco non tollereremo – ha concluso - atteggiamenti di superficialità ed incompetenza”.
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