Associazione finalizzata al traffico internazionale di cocaina, spaccio di droga e produzione di documenti falsi. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno, appartenenti al Gruppo Operativo Antidroga (GOA), insieme ai colleghi di Napoli, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli - su richiesta della DDA partenopea - nei confronti di otto soggetti. Cinque sono finiti in carcere, due ai domiciliari mentre per un altro è scattato l'obbligo di dimora.
L'organizzazione di narcotrafficanti operava nei Comuni vesuviani, ed era composta da soggetti residenti a Ottaviano, Castellammare di Stabia, Sant'Anastasia, Pompei, e nella provincia di Salerno. I militari, nel corso delle indagini, hanno individuato un carico di 30 kg di cocaina proveniente dall'Ecuador ed inizialmente destinato al porto di Salerno. Fu sequestrato nell'aprile 2015 nel porto di Ambarli in Turchia. Tuttavia, i malviventi, prima di venire a conoscenza del sequestro, avevano cercato di ottenere il possesso del carico presso il porto bulgaro di Burgas, destinazione finale del container. La gestione delle sorti del carico fu oggetto di dissidi all'interno del sodalizio criminale. Sarebbe stato questo il movente di un omicidio avvenuto a Mugnano del Cardinale (AV) il 4 maggio 2015, dove fu ferito gravemente Nicola Annunziata (57 anni), che poi morì in ospedale cinque giorni dopo. Per quel fatto, è imputato Luigi Bruno, 48 anni, una delle otto persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare.
Sono in corso perquisizioni nelle province di Salerno, Napoli, Firenze, Prato, Latina e Potenza. I finanzieri hanno inoltre eseguito un decreto di sequestro preventivo di aziende, alcune delle quali create appositamente per essere utilizzate per l'agevolazione delle attività criminali del gruppo. Tra i beni sotto sigilli anche auto, moto, quote societarie e conti correnti riconducibili ai componenti dell'organizzazione.
Alle indagini hanno collaborato la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno ed il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Fiannza (SCICO).
Questi i soggetti destinatari della misura cautelare:
In carcere: Luigi Bruno, già detenuto, 48 anni; Mario Sanges, già detenuto, 55 anni; Giovanni Esposito, 55 anni; Giuseppe Caputo, 60 anni; Vincenzo Melisse, 50 anni.
Arresti domiciliari: Pasquale Liguoro, 67 anni; Giovanni Piedepalumbo, 44 anni.
Obbligo di dimora: Giuseppe Esposito, 81 anni.
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