Il Consultorio familiare dell'Asl Na 3 Sud a Portici non chiuderà.
In una nota, la Direzione Strategica dell'Azienda Sanitaria definisce «prive di alcun fondamento» le notizie apparse su alcuni organi di informazione locali.
«Il Consultorio fornisce attività rientranti nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza, ndr) che pertanto non sono eliminabili dall'offerta assistenziale», prosegue il comunicato.
I disagi, però, ci sono, e sono più che altro legati alla sede. «C'è una ingiunzione giudiziaria di sfratto da parte della proproietà dell'immobile - precisa l'Asl -. L'Azienda è portata trasferire la totalità delle attività in altre sedi distrettuali presenti sul territorio di Portici. Stiamo procedendo a lotti per evitare una paralisi».
«Le attività consultoriali permarranno in città - continua la nota - anzi proprio per l'emergenza vaccinale di questi giorni si è provveduto ad implementare le aperture pomeridiane». In ogni caso, «l'offerta assistenziale - conclude l'Asl - non subirà riduzioni o grossi disagi anche quando si provvederà al trasferimento delle attività in altre sedi».
«Il rischio, ora, è che il Consultorio venga smembrato in servizi dislocati in diverse sedi sul territorio - attacca il M5S di Portici -, con evidenti disagi per i residenti. Siamo pronti a batterci fin da ora, accanto ai cittadini ed agli operatori sanitari per impedire che sia perpetrata l’ennesima ingiustizia ai danni dei porticesi. Insieme aCommissario prefettizio e dirigenza Asl stiamo valutando anche la possibilità di rimanere negli attuali locali, tenendo conto della disponibilità dei proprietari a ridurre notevolmente il canone di locazione».
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