Approvate all'unanimità le modifiche allo Statuto Comunale della città di San Giorgio a Cremano. Maggioranza e opposizione compatte, in Consiglio comunale, per formalizzare alcuni punti salienti della carta costituzionale del Comune.
Alcune modifiche sono state normative altre sono punti importanti dell'azione politico-amministrativa della città di San Giorgio a Cremano. Tra questi: l'acqua come bene comune; l'istituzione dei referendum abrogativi; la formalizzazione delle istituzioni "Città dei Bambini e delle Bambine" e "Città della Pace".
Rispetto al primo punto, la decisione di inserire nello statuto l'acqua come bene comune conferma la volontà dell'amministrazione di considerarla un bene supremo e un diritto umano fondamentale e pertanto di sottrarla ad una gestione di tipo privatistico, in quanto non può essere sottoposta alla legge del mercato. NeLl'ambito di questa modifica va considerato anche che tutte le acque, superficiali e sotterranee sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
Riguardo l'istituzione dei referendum abrogativi invece, appare chiara la volontà unanime del consiglio comunale di garantire sempre maggiore partecipazione ai cittadini, rispetto alle scelte che riguardano la cosa pubblica, confermando così un' attività politica sempre più orientata alla democrazia. L'istituto del referendum, infatti, rappresenta un efficace modello di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, dal momento che offre loro l'opportunità concreta di incidere nella determinazione delle politiche comunali, anche mediante l'abrogazione di atti (o parti di essi) precedentemente adottati dagli organi competenti, fatte salve alcune, delicate materie.
Infine inserire formalmente nello Statuto Comunale la designazione di "San Giorgio a Cremano Città dei Bambini e delle Bambine e Città della Pace", significa dare al territorio un riconoscimento giuridico, alla luce del quale si intensificheranno ancora di più le attività a favore dei bambini e nei confronti dei più bisognosi, rispetto alle esigenze di Pace e serena convivenza tra i popoli.
«Le modifiche allo statuto comunale - spiega il sindaco Giorgio Zinno - sono un atto fondamentale perchè definiscono l'andamento dell'attività politico-programmatica della città e stabiliscono le norme principali dell'organizzazione dell'Ente. L'approvazione all'unanimità di tutte le modifiche che hanno migliorato la carta costituzionale del comune, mettendo in evidenza alcune priorità, dimostra che si è fatto un grande lavoro di mediazione e ragionamento e quindi ringrazio tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione per il grande lavoro fatto. Su temi come la pace, la formazione dei giovani e l'acqua pubblica la città è unanimemente concorde. Vanno ringraziati anche gli assessori che in passato hanno proposto alcune modifiche e mi fa piacere ricordare sia Renato Carcatella che Luigi Bellocchio che hanno emendato la Carta sui temi della pace e della città dei bambini e delle bambine. Infine - conclude il primo cittadino - l'introduzione del referendum abrogativo mira a consolidare l'allargamento della partecipazione dei cittadini ai tradizionali processi decisionali, recependo le istanze democratiche provenienti 'dal basso».
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