Gli agenti dellaPolizia Municipale di San Giuseppe Vesuviano, coordinati e diretti dal comandante Ciro Cirillo, sono intervenuti per un episodio di illecito ambientale verificatosi in via Muro dei Boschi ed in via Dell'Acanto, dove sono stati sversati circa trenta bustoni di tipo condominiale, ripieni di scarti tessili.
Deferito all'Autorità giudiziaria l'amministratore di un'azienda locale di confezione in serie di abbigliamento.
Grazie alla segnalazione di cittadini ben attenti alle dinamiche scellerate di individui che senza alcuno scrupolo e per pochi spiccioli si disfano di rifiuti speciali lungo le strade del territorio di San Giuseppe Vesuviano per poi darli alle fiamme, con l'ausilio anche di immagini registrate da videocamere ben posizionate in loco e con l'attenta ispezione dei rifiuti abbandonati con l'obiettivo di individuare i responsabili degli sversamenti illeciti rivelatasi ancora una volta più che efficace, si è riusciti ad individuare una azienda locale intestataria di un furgone Ducato con il quale erano stati trasportati da due individui i sacchi ripieni di scarti tessili.
Dall'analisi dei reperti acquisiti rinvenuti tra gli scarti di lavorazione tessile, interessanti sono risultati alcuni codici di articoli di abbigliamento e le targhette riportanti la stampigliatura di partita IVA, attraverso le quali, da indagini esperite tramite sistemi informatici, banche dati e acquisizione diretta di informazioni, è stato possibile individuare l'azienda dalla quale provenivano i bustoni ricolmi di rifiuti.
Il Comando è così intervenuto presso l'azienda anche unitamente ad alcuni funzionari Ispettori ASL, accertando il deposito all'interno della stessa di numerosi altri bustoni ripieni di scarti tessili della stessa tipologia di quelli abbandonati in via Dell'Acanto, evidentemente in attesa di uno smaltimento similare a quello già contestato.
Il sopralluogo all'interno dell'opificio, costituito da quattro locali non conformi ai requisiti indicati dal D. Lgs. 81/08, per una estensione di circa 400 mq., ha preso in considerazione diversi aspetti ambientali connessi con la gestione dei rifiuti e relativi al rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro, rilevando l'impiego di quindici persone, delle quali, al momento dell'ispezione, ben quattro risultate prive di contratto e due, tra l'altro, sprovviste di permesso di soggiorno.
Alla luce delle evidenze emerse, per il titolare dell'azienda è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Nola in quanto ritenuto responsabile anche dello sversamento illecito di rifiuti speciali.
Della situazione di grave irregolarità ambientale riscontrata nell'ispezione è stata data comunicazione quindi alle autorità competenti, procedendo al sequestro dei locali e dell'intera azienda.
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