Nicola Marrone non è più il sindaco di Portici.
E' stato mandato a casa da tredici consiglieri comunali, la maggioranza di quelli seduti nel Consesso civico, dimessisi dal loro incarico.
Si apre dunque la stagione del commissariamento del Comune, che traghetterà verosimilmente alle prossime elezioni amministrative previste nella primavera 2017.
Marrone fu eletto nel 2013 sostenuto da una coalizione di civiche e partiti di Sinistra.
La crisi politica ed istituzionale, nella città della Reggia, era già nell'aria da diversi giorni. Troppi i malumori ed i contrasti tra le forze politiche e lo stesso Marrone.
Una situazione che aveva portato l'ormai ex primo cittadino ad azzerare la giunta per dare nuovo impulso a questo ultimo scorcio di mandato, che si sarebbe dovuto concludere naturalmente nel 2018.
«Gli anni dell’inedia amministrativa targata Marrone - ha affermato in una nota il senatore del M5S Sergio Puglia - non potevano che concludersi con l’uscita di scena del protagonista di questa catastrofe, costruita inanellando un fallimento dopo l’altro, a partire da progetti come il Waterfront. Opportunità di rilancio puntualmente svilite dalla mala gestione di Nicola Marrone, grazie al quale abbiamo visto andare in fumo milioni di euro di fondi Ue. Un flop alimentato anche dalla inutile presenza, tra i banchi del Consiglio, del Pd, un partito incapace di un’opposizione costruttiva o degna di questo nome. Il Movimento 5 Stelle resta l’unica vera alternativa ad un sistema che fino ad oggi ha prodotto soltanto passi indietro. Siamo pronti a gestire Portici per farla diventare il gioiello che fece decidere Carlo III di Borbone di farvi costruire un palazzo reale che potesse ospitarli come dimora ufficiale».
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