Lunedì 2 maggio alle 11 il parco urbano di via Aldo Moro sarà ufficialmente intitolato alla memoria di Vincenzo Liguori, lavoratore onesto e vittima innocente della criminalità. Liguori venne ucciso da un proiettile vagante il 13 gennaio 2011, mentre si trovava nella sua officina di via San Giorgio Vecchio, ubicata a poche decine di metri dal parco che da lunedì porterà il suo nome. La Giunta Comunale guidata dal sindaco Giorgio Zinno ha deliberato l’intitolazione lo scorso 21 marzo, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime di tutte le mafie.
“Vincenzo Liguori, padre di famiglia amorevole e uomo onesto, fu ucciso per errore durante un agguato di cui ancora non si conoscono i mandanti - spiega il sindaco Zinno -. La nostra decisione vuole fare memoria del sacrificio di Liguori e rappresentare un altro tassello del percorso culturale e civile che la Città di San Giorgio a Cremano sta compiendo attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative sulla legalità e la lotta contro le mafie.”
Alla cerimonia di scopertura della targa, a cui parteciperà la famiglia di Vincenzo Liguori, sarà presente il sindaco Zinno con tutta l’amministrazione comunale. Hanno già confermato la loro presenza, tra gli altri: il vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Elena Coccia; il sindaco di Pollena Trocchia, città in cui viveva Vincenzo Liguori, Francesco Pinto; il procuratore aggiunto di Torre Annunziata Pierpaolo Filippelli; il Coordinatore Regionale dei familiari delle vittime della criminalità, Alfredo Avella; il presidente della Fondazione Polis, Paolo Siani.
Presenti anche il direttore del Mattino, Alessandro Barbano; il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli; il consigliere nazionale della Fnsi, Gerardo Ausiello; il segretario del Sindacato Unico dei Giornalisti, Claudio Silvestri.
Parteciperanno inoltre rappresentanti di Libera, delle forze dell’ordine e di tutte le scuole del territorio. Il parco è stato co-progettato dagli alunni degli istituti comprensivi Massimo Troisi e Don Milani - Dorso insieme ai tecnici del Laboratorio Regionale Città dei Bambini e delle Bambine.