Circa mille bambini scenderanno in piazza Massimo Troisi, giovedì 18 febbraio, per un flash mob organizzato dalla Città dei Bambini volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle silenziose stragi in mare di migranti, in particolare minori. Dopo quanto realizzato in altri paesi europei tra cui la Grecia, nazione tra le più coinvolte dal fenomeno migratorio, l'Amministrazione guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, ha aderito alla campagna dell'Unicef #TUTTIGIUPERTERRA.
I bambini delle scuole primarie del territorio raggiungeranno la piazza principale della città e alle ore 12 in punto si siederanno a terra osservando 60 secondi di silenzio e unendosi in un unico grande abbraccio per condividere le tragedie che si verificano nel Mar Mediterraneo e che quasi sempre coinvolgono anche i loro coetanei. All'evento saranno presenti, oltre ai docenti degli Istituti Comprensivi, il sindaco Giorgio Zinno e l'assessore alla Pubblica Istruzione Michele Carbone.
«Tutti i bambini hanno gli stessi diritti - afferma il sindaco Giorgio Zinno - ma per molti di loro la negazione degli stessi li porta addirittura a perdere la vita. San Giorgio a Cremano è la città dei Bambini. Come istituzione ma anche come cittadinanza consapevole non possiamo più assistere, né accettare che migliaia di minori muoiano in mare nell’indifferenza. Abbiamo raccolto l'appello dell'Unicef e ci uniamo alla loro richiesta nei confronti dei governi dell’Europa di agire con immediata concretezza».
L’idea nasce da un’azione accaduta in Grecia durante una partita di calcio. Quando l'arbitro ha fischiato il calcio d'inizio della partita di serie B greca AEL - Acharnaikos, i 22 giocatori delle due squadre si sono improvvisamente seduti a terra. immobili, in silenzio. Per due minuti. Lo speaker dello stadio di Larissa, in Tessaglia, ha spiegato che l'inedito gesto era volto a denunciare la morte, ogni giorno, nel mare Egeo, di centinaia di bambini in fuga dalla guerra in Siria e in Iraq, definito "un crimine a cui ci stiamo abituando". Nel 2015 sono stati più di 700 i bambini deceduti in mare durante i "viaggi della speranza" e più di 3 mila i profughi che hanno perso la vita, viaggiando al fianco di quei bambini e sognando una vita migliore.
«L'Unicef chiede che si aprano corridoi di sostegno umanitari per le famiglie e i bambini in fuga - conclude l'assessore Michele Carbone - e la Città di San Giorgio a Cremano fa la sua parte con una sensibilizzazione silenziosa ma coinvolgente, delicata e rispettosa».