La FAI e le associazioni antiracket di Portici ‘G. Panunzio’ ed ‘Ercolano per la legalità’ organizzano il presepe vivente dell’antiracket.
Mercoledì 9 dicembre, alle ore 16.30, presso il rudere del ristorante Ciro a’ mare (spiaggia del Granatello di Portici) saranno riprodotte scene dell’antichità con arti e mestieri, in un percorso che si snoderà fino all’arrivo nella capanna di Betlemme collocata sul rudere del ristorante.
La natività sarà animata, oltre che dalla Comunità dei Monti della Chiesa Addolorata di Ercolano, dagli operatori economici antiracket e da due testimonial d’eccezione: Gianfranco Gallo e Monica Sarnelli.
Un presepe che, oltre a far rivivere il mistero del Natale, diventa la giusta occasione per dimostrare piena solidarietà alla triste vicenda del noto ristorante Ciro a’ mare.
«La vicenda ha una indubbia rilevanza nazionale - commenta Tano Grasso, presidente onorario della FAI -. Il movimento antiracket ha investito su tale questione perché la riapertura è il modo concreto con cui si dimostra il ruolo dell’associazione che interviene, al di là della vicenda giuridica, per garantire l’attività economica di chi denuncia. La sfida di Ciro a’ mare riguarda ogni imprenditore che denuncia», conclude Grasso.
«La lunga e solida collaborazione tra le associazioni Antiracket-FAI di Portici ed Ercolano, determinante per debellare alcuni dei più agguerriti clan vesuviani, genera una nuova e mobilitante idea per riproporre la vicenda del ristorante Ciro a' mare e sollecitare al Consiglio Comunale un provvedimento che costituirebbe il dono di Natale più gradito a chi in tutta Italia lavora per sconfiggere le mafie ed il degrado ed il sottosviluppo del territorio che comporta la loro presenza» spiega Nino Daniele, presidente dell’Associazione FAI Antiracket di Ercolano. La legalità genera. L'illegalità degenera. Il Presepe vivente Antiracket è nel segno di un Natale di speranza e riscatto», ha concluso.