Quaranta migranti in visita agli scavi di Ercolano. Su iniziativa dell'Amministrazione comunale, domenica 1 novembre, in occasione delle giornate di ingresso gratuito ai siti archeologici nazionali promosse dal Mibact, gli extracomunitari provenienti da Gambia, Mali, Nigeria, Bangladesh e Pakistan, ospitati presso il Cpt di Ercolano, hanno potuto ammirare i resti dell'antica città romana. L'iniziativa, promossa dalla Commissione consiliare POlitiche Sociali e dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune, si è svolta i9n collaborazione con la cooperativa L'Impronta, che gestisce il centro di accoglienza situato presso l'Hotel Belevdere.
«Ercolano è cultura e cultura è integrazione - ha affermato il sindaco Ciro Bonajuto -. Attraverso il nostro patrimonio archeologico, abbiamo fatto in modo di mettere in contatto le nostre origini con persone che vengono da luoghi molto lontani e vivono una situazione di disagio. Con la candidatura a Capitale italiana della Cultura - ha proseguito Bonajuto - sono mesi che la città di Ercolano e la parola cultura spesso vengono citate insieme: è bello che questa volta questa parola venga utilizzata per segnare uno straordinario momento di integrazione con popoli diversi», ha concluso il primo cittadino.
Per l'assessore alle Pari Opportunità, Claudia Improta, «l'obiettivo era di realizzare un'iniziativa per abbattere le distanze con questi ragazzi che da qualche settimana vivono nel nostro territorio ed è stato senz'altro positivo averli condotti in un luogo simbolo delle nostre origini e della nostra storia».
Infine, Colomba Formisano, presidente della Commissione Politiche Sociali, ha affermato che «da quando sono in città, siamo in costante contatto con i migranti attraverso periodiche visite presso il centro di accoglienza.. L'input di visitare gli Scavi era partito proprio da alcuni di questi ragazzi, tra cui ci sono diversi laureati ed un docente universitario».