Delusione tra la delegazione istituzionale della città di Ercolano all'atto della proclamazione della Capitale italiana della Cultura per l'anno 2016. Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Tursimo, Dario Franceschini, ha annunciato infatti che il riconoscimento va alla città di Mantova, scelta da una commissione giudicatrice composta da sette esperti e presieduta da Marco Cammelli.
Dieci erano i Comuni in lizza: oltre ad Ercolano, Aquileia, Como, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto, Terni e, per l'appunto, Mantova. A quest'ultima va anche un "premio" di un milione di euro, fondi che potranno essere utilizzati per attuare progetti di riqualificazione urbana ed implementazione della cultura e del turismo.
Il sindaco Ciro Bonajuto si era recato a Roma per assistere alla cerimonia di designazione, accompagnato da un nutrito gruppo di consiglieri comunali ed esponenti dell'Amministrazione, e da alcuni cittadini.
Ercolano resta comunque in gara per diventare Capitale italiana della Cultura per l'anno 2017. Si contenderà il riconoscimento con le altre otto città escluse. «Tra poco più di un mese (a gennaio, ndr) verrà proclamata la Capitale del 2017. Noi ci saremo. La sfida di Ercolano Capitale continua», si legge sulla pagina ufficiale Facebook Ercolano Capitale 2016.
Alla vigilia, il primo cittadino aveva scritto sul suo profilo del popolar social network: «Una comunità unita, senza distinzioni, nel nome della Cultura. Può sembrare impossibile, ma succede in Italia, succcede al Sud, succede a Ercolano. Solo per questo, abbiamo già vinto».