A cura della Redazione
Il recente manifesto a firma dellAmministrazione Comunale di Pompei, titolato casse in rosso, mentre si parla di disavanzo amministrativo (che è altra cosa dalla disponibilità cash in quanto indice di potenzialità operativa dellEnte) è stato oggi (7 maggio) alla base di un duro attacco da parte dei consiglieri comunali di minoranza al sindaco Uliano per due motivi. Lopposizione (e più nello specifico Gallo e Padulosi) ha riscontrato nel testo del comunicato ai pompeiani una serie di inesattezze che hanno portato ad un allarmismo eccessivo. Inoltre è sembrato ad alcuni di loro che è stata costruita la scusa dellemergenza finanziaria (parlando anche di oneri eccessivi per gli anticipi di cassa) per anticipare lintenzione non tanto nascosta (diversamente dalle determine dirigenziali che, come ha dimostrato la Padulosi, spesso non sono rese pubbliche sul sito internet del Comune di Pompei) di aumentare la Tassa sui rifiuti, lamentando in pari tempo lindebitamento eccessivo (10 milioni di euro) frutto della scellerata gestione della nettezza urbana operata, secondo Uliano, dallAmministrazione precedente. Dallavanzo di gestione il Comune di Pompei è passato al disavanzo amministrativo che per lanno 2015 è di undici milioni di euro. I consiglieri comunali hanno votato, nella seduta di Consiglio di oggi, a maggioranza (le opposizioni si sono astenute) la delibera che rateizza la cifra, con un meccanismo contabile prudenziale, in trenta anni. Ne deriva che la gestione finanziaria dellEnte avrà a disposizione 350 mila euro in meno lanno. Una cifra importante se si tiene conto che al di là degli oneri cosiddetti fissi (personale, fitti di immobili, spese correnti, ecc.) la disponibilità totale annuale di bilancio per spese variabili di cui sono titolari i vari Assessorati ammonta, a Pompei, a poco più del doppio. Si va quindi necessariamente a ridurre fortemente a causa della norma di legge che introduce un nuovo vincolo di operatività amministrativa (per Pompei si parla di disavanzo) ripartito si in 30 anni ma riducendone nel contempo le risorse disponibili. Giusto per ricordare, questo vincolo si aggiunge a quello derivante dalla legge di stabilità. Non mi riconosco nel testo di quel manifesto che risulta firmato anche a mio nome. Ha tuonato la consigliera Padulosi, ribadendo punto per punto le eccezioni e le critiche che prima di lei aveva mosso al testo del famigerato manifesto Franco Gallo. Tuttavia, il medesimo consigliere del Partito Democratico nel suo intervento ha anche fatto presente che nella situazione economica dellEnte pompeiano si manifestano criticità anche maggiori di quelle elencate nel manifesto (basta lesempio della macchina mangia soldi che è diventata la Casa di riposo Carmine Borrelli) per far suonare il campanello d´allarme e programmare misure drastiche finché cè tempo. Iniziativa molto più urgente del proclama di rilancio del turismo e delloccupazione, considerato che se non si hanno i numeri per rimettere in corsa una società partecipata come lAspide, ben dotata dal punto di vista patrimoniale, come si può pretendere di migliorare leconomia complessiva della comunità?
MARIO CARDONE