A cura della Redazione
Sono state abolite per delibera del consiglio comunale, sulla base di precise direttive legislative, le aree di sosta per autovetture sul territorio comunale di Pompei riservate agli esercizi alberghieri che, concesse dal Comune per le operazioni di carico e scarico bagagli, sono diventate di fatto dei veri e propri parcheggi privati con esenzione di ticket. Tanto è vero che alcuni proprietari di alberghi hanno provveduto a transennarle con barre e con catene. "Questi spazi, quando torneranno nella disponibilità del Comune, potrebbero essere utilizzati per realizzare stalli a strisce bianche (vale a dire gratuite per chiunque e non solo per i clienti degli alberghi, ndr)", ha fatto presente la consigliera comunale Maria Padulosi, ricordando ai colleghi del consiglio comunale che la mancanza di parcheggi gratuiti (strisce bianche) sottopone a ricorsi contro multe per il mancato pagamento di ticket di sosta molto spesso accolti dai pretori onorari. L´iniziativa dell´abolizione dei privilegi di sosta agli alberghi rientra nel quadro di una regolamentazione comunale più complessiva degli spazi e delle aree pubbliche. Un riordino della materia che mitiga i costi per gli esercizi pubblici ma, soprattutto, offre maggiori possibilità di usufruire degli spazi in forma innovativa (per esempio con panchine riservati ai clienti) allargando la possibilità dell´iniziativa ad altre categorie oltre a bar e ristoranti. Si tratta nella sostanza di trovare il giusto compromesso tra la qualità della vita dei residenti e la possibilità di svolgere una migliore attività d´accoglienza turistica, riconoscendo all´amministrazione comunale di Pompei il giusto pagamento della tassa per l´occupazione di suolo pubblico. Il testo del nuovo regolamento comunale varato dalla prima commissione (presidente Salvatore Perillo) è stato elogiato da tutti ma nei fatti l´opposizione (escluso lo stesso Perillo) si è riconosciuta in una serie di riserve e critiche poste dalla Padulosi ed ha finito con l´astenersi nel voto finale. Bisogna considerare, alla fine, che se la maggioranza aveva ritenuto non far precedere l´approvazione del Siad (che è uno strumento urbanistico che disciplina le aree commerciali) al regolamento dell´occupazione degli spazi pubblici, diversamente dall´indicazione di Padulosi e compagni si è persa l´occasione di emendare il testo della delibera con il contributo condiviso di tutte le componenti del consiglio comunale. Il tutto perché le precisazioni tecniche che da esperta del diritto aveva posto la vice presidente del consiglio comunale ad un certo punto hanno assunto una valenza politica. In poche parole è sembrato chiaro a tutti che ad un certo punto del dibattito Uliano e compagni hanno preferito la conta ad un compromesso sul testo finale (da modificare) della delibera, che agli occhi dei pompeiani avrebbe potuto essere presentata come una debacle. Per la cronaca, la minoranza (Gallo e Malafronte assenti) è arrivata con circa un´ora di ritardo dall´inizio della seduta proprio perché ha cercato di trovare al proprio interno una condotta unitaria, ma l´evidenza ha dimostrato che la cosa non è stata possibile. Altri provvedimenti hanno riguardato il cambio di poltrone nelle commissioni, i decreti di somma urgenza sul ponte di via Ripuaria ed altri regolamenti su videosorveglianza e committenza unica associata per l´acquisto di beni e servizi da parte del Comune di Pompei.
MARIO CARDONE
Twitter: @mariocardone2