A cura della Redazione
La visita del Santo Padre a Pompei è stata motivo della determinazione congiunta dellArcivescovo Prelato, Tommaso Caputo, e del Sovrano Militare Ordine di Malta, di dedicargli (intestando a suo nome) la Mensa dei Poveri, sita presso la Casa del Pellegrino della città mariana. La mensa è gestita dallOrdine di Malta e diretta dalla dottoressa Maria del Rosario Steardo (farmacista). «Un gesto concreto ha detto il Presule per dire grazie a Papa Francesco per aver scelto Pompei come porta della preghiera della sua visita Pastorale a Napoli, ma anche per la centralità che i poveri hanno nel suo cuore e nel suo magistero, centralità propria anche del carisma pompeiano». Lamore per i fratelli, gli ultimi, gli emarginati è, infatti, il centro del messaggio evangelico, come il Papa stesso usa ricordare. Lo stesso sentimento è il fulcro delle opere sociali fondate, alla fine dellOttocento, dal Beato Bartolo Longo, mutate nella forma nel corso del tempo ma rimaste le medesime nella sostanza. Il Beato amava dire che aveva costruito due Santuari: uno di pietra, la Basilica, splendido tempio di Maria e casa della preghiera, e il secondo è quello della carità. Grande gioia è stata espressa anche dal Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Fra Matthew Festing, che ha sottolineato la consonanza tra le parole del Papa e lessenza stessa della missione dellOrdine di Malta, affermando che «La scelta del Papa di voler erigere la causa dei Poveri e degli Ultimi qualunque sia la loro religione, nazionalità o razza a fondamento del proprio Pontificato trova piena ed entusiastica condivisione nel Sovrano Ordine che tra i propri carismi ha quello dellObsequium Pauperum». La Mensa dei Poveri di Pompei, che da oggi in poi si chiamerà La Mensa di Papa Francesco, serve ogni giorno oltre 100 pasti ai bisognosi di Pompei e dei comuni limitrofi. Sono stati proprio loro, i poveri, insieme agli ammalati e ai disabili, ad essere in prima fila, in Basilica, per pregare insieme a Papa Francesco nella mattinata di questo indimenticabile sabato 21 marzo.
MARIO CARDONE
Twitter: @mariocardone2