A cura della Redazione
Ieri mattina Pasquale Avino e Nando Uliano hanno firmato i primi due decreti di nomina per la carica di assessore nella giunta DAlessio. A loro gli incarichi nella formazione scolastica e professionale ed alle politiche sociali. Il neo sindaco conta di avere il quadro completo dellesecutivo entro un paio di giorni, in ogni caso prima della convocazione del consiglio comunale, che dovrebbe essere fissato intorno al 14 luglio. I politici prescelti per la carica di assessore si dimetteranno da quello di consigliere comunale per incompatibilità delle due mansioni. Al loro posto subentreranno i primi candidati non eletti nelle rispettive liste civiche (vale a dire Giuseppe Del Regno entrerà nel consiglio comunale al posto di Nando Uliano mentre Alfredo Marra subentrerà sulla poltrona che era stata conquistata da Pasquale Avino). Successivamente si passerà alla ratifica del primo consiglio comunale, destinato a durare per lamministrazione 2009 2014. Riguardo alle altre nomine cè la dichiarazione di Carmine Lo Sapio, che ha chiarito che la giunta varata dal sindaco di Pompei sarà politica, nel senso che anche se nel novero degli assessori dovesse esserci qualche tecnico professionalmente preparato nellincarico di competenza, il suo nome uscirà da un tavolo politico. Lesperienza passata lascia però la convinzione che DAlessio si riserverà di dare il giudizio finale, dopo lindicazione dei nominativi. Le liste che hanno riportato allelezione del 7 giugno due consiglieri comunali avranno sicuramente lassegnazione di un assessore, le altre si dovranno arrangiare, nel senso che solo alcune di loro entreranno nella stanza dei bottoni. Le altre si dovranno accontentare con presenze di seconda fila. Chiederemo al Sindaco quale delega è disposto a concederci ha anticipato Carmine Cirillo della lista civica Popolari per Pompei solo dopo faremo il nome del nostro designato. La lista di Cirillo precedentemente ha militato nellopposizione ma ora, dopo aver cambiato alleanza, ha le idee chiare su come regolarsi nella trattativa.
MARIO CARDONE