A cura della Redazione
Venerdì mattina una delegazione di una quarantina residenti di via Molinelle si sono presentati al primo piano del Municipio di Pompei per protestare contro lestremo degrado della loro strada, chiusa dal Comune al traffico dei non residenti per motivi di sicurezza. Hanno parlato con il dirigente allUfficio Tecnico del Comune di Pompei, ma limpresa di rimettere in piena efficienza la strada appare al momento difficile. Il motivo è che si aspetta la costruzione dellimpianto fognario (a carico del commissariato straordinario per la bonifica del fiume Sarno) prima di chiudere le voragini che si sono formate a causa della pioggia e passare lasfalto con le betoniere. Il colmo del disagio è stato raggiunto la settimana prima, quando una sposa non poteva uscire di casa a causa dellallagamento. In quelloccasione è stata sfiorata la rivolta civile perché residenti del posto si sono fatti sentire. Hanno rivolto minacce ed insulti al primo cittadino che si era recato di persona sul posto per verificare la situazione. La gente é esasperata perché le automobili non possono più transitare per la strada, lacqua raggiunge considerevoli livelli di altezza ed entra nelle case. Gli esercizi commerciali sono nel pieno della crisi. Molti cittadini hanno presentato denunce documentate ai vigili urbani. Il problema è rappresentato dalla circostanza che fino a che viene costruito limpianto fognario gli operai del Comune possono mettere solo toppe alle buche, che vanno via con la prima acqua. La sistemazione definitiva della strada deve per gioco forza aspettare i tempi di una ditta edile che non ha rapporti diretti con lAmministrazione comunale di Pompei. La gente ieri mattina ha urlato chiaro e tondo, in Municipio, che intende essere tutelata con ogni mezzo, non escluso quello del ricorso allazione legale. La situazione critica di via Molinelle è lesempio estremo del disordine urbanistico di Pompei, che si è stratificato nel trentennio precedente. Nella città prima ledilizia privata ha costruito gli insediamenti (molti dei quali abusivi) solo in un secondo momento sono stati programmati i lavori pubblici, che al momento ancora devono partire. Con i soldi che ho pagato per gli oneri di urbanizzazione avrei potuto sostenere da solo la spesa di asfaltare la strada ha riferito un professionista che ha costruito un palazzo ora devo invece subire i ritardi della ditta appaltatrice che non rispetta gli impegni.
MARIO CARDONE