A cura della Redazione

Dopo aver inaugurato l’apertura dell’Anno Santo con la cerimonia nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre ha aperto la seconda porta del Giubileo 2025 nel carcere di Rebibbia.

Durante l’omelia recitata a braccio nel penitenziario, il Santo Padre ha invitato tutti a tenere "le finestre spalancate, le porte spalancate, soprattutto la porta del cuore. Quando il cuore è chiuso diventa duro come una pietra, si dimentica della tenerezza, anche nelle situazioni più difficili, ognuno di noi ha la propria". Quindi ha ripetuto l'invito a tenere "sempre il cuore aperto” e rivolgendosi ai detenuto ha detto "auguro molta pace, vi auguro un grande Giubileo. Tutti i giorni prego per voi, davvero, tutti i giorni prego per voi".

L’importanza dell’evento sta nel fatto che è la prima volta nella storia del Giubileo, che una Porta Santa viene aperta in un penitenziario. Un segno di speranza per tutte le carceri del mondo che fa di Rebibbia un simbolo della vicinanza della Chiesa ai detenuti. Un gesto voluto fortemente da Papa Bergoglio per coinvolgere tutta la popolazione carceraria del mondo nel Giubileo della speranza.

Nei prossimi giorni saranno aperte altre Porte Sante che daranno avvio al flusso di pellegrini attesi nel corso del 2025.