L'ora legale nasce con la convenzione, ormai adottata da oltre il 40% dei Paesi, di impostare gli orologi, durante il semestre caldo avanti di un’ora rispetto allora solare. Ovviamente, questa pratica trova applicazioni opposte tra i Paesi dell’emisfero settentrionale, che adottano l’ora legale da marzo-aprile e l’ora solare da settembre-novembre, e quelli dell’emisfero meridionale, che utilizzano l’ora legale da settembre-novembre e l’ora solare da marzo-aprile.

 Se per un verso si attribuisce la prima proposta di spostare in avanti le lancette dell’orologio all’entomologo neozelandese George Hudson che ipotizzava, nel lontano 1895, la possibilità di beneficiare di una maggiore luce naturale per studiare al meglio gli insetti, vero è che l’introduzione dell’ora legale trova maggiore appeal nell’epoca industriale e deve il suo fondamento nell’intento di risparmiare energia elettrica.

Tralasciando i primi interessi all’argomento da parte delle Autorità Britanniche a ridosso del 1900, è con le restrizioni della Prima Guerra mondiale che la questione assume valenza politica e trova la sua prima applicazione nel 1916, quando la Germania adotta per la prima volta l’ora legale.  Seguono poi applicazioni dell’ora legale anche in altri Paesi, fino a giungere al 1966 quando ci sono provvedimenti di adozione più armonizzati tra i vari Paesi.

Anche l’Unione Europea si è sin da subito interessata al tema e, dopo i provvedimenti di adozione, nel corso del 2018 si è innescato un forte dibattito sulla possibilità di abolire la pratica del doppio regime orario. La Commissione Europea si era interessata all’argomento, ha poi lasciato il passo ad ogni approfondimento sulla tematica a seguito degli eventi di ben diversa entità, come la Brexit ed il Covid.

Ad ogni buon fine, il dibattito sui benefici dell'ora legale sono a tutt’oggi controversi; da un lato, si sostengono i benefici del risparmio energetico durante le ore serali, dall’altro, alcuni studi mostrano gli effetti negativi sulla salute: stress, disturbi del sonno e aumento del rischio incidenti stradali, ne sarebbero degli esempi. Comunque sia, la notte appena trascorsa ci ha consentito di riposare un’ora in più!!!