Una maxi operazione ha smantellato un’alleanza criminale tra gli ultrà di Inter e Milan. Il tifo era solo un pretesto per mettere le mani sull’enorme giro di soldi attorno alle partite di Inter e Milan al Meazza. Un accordo tra le due curve per spartirsi gli affari dai biglietti rivenduti a prezzi maggiorati, alle pressioni sulle società per avere abbonamenti e tessere.
E poi il controllo del merchandising, il pizzo sui parcheggi, gli accordi per vendere le bibite. L’operazione coordinata dalla direzione antimafia di Milano ha azzerato i vertici ultrà delle due squadre è scoperchiato un sistema criminale che controllava gli affari con la violenza.
Diciannove gli arresti, 16 in carcere e accuse che vanno dall’associazione mafiosa a lesioni ed estorsione. Inter e Milan non sono coinvolte ma dovranno dimostrare di avere reciso i rapporti con i vertici ultra.
Al commissariamento intanto il procuratore federale della Figc ha chiesto ai PM milanesi gli atti di indagine non coperti da segreto per accertare eventuali condotte illecite per la giustizia sportiva