Terminate le attività che hanno confermato alla Presidenza del Parlamento Europeo di Roberta Metsola, la definizione degli incarichi Istituzionali dell’Unione trova forma nella giornata di oggi con l’elezione del Presidente della Commissione, incarico confermato all’Europarlamentare Ursula Von der Leyen.

Nel suo discorso alla candidatura della Presidenza della Commissione, la Von der Leyen ha indicato le linee guida politiche che l’accompagneranno nel corso del mandato. Dopo aver fatto un passaggio dedicato alla memoria dell’ex Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, la Von der Leyen non si è sottratta alle sfide del nostro tempo: la posizione nello scenario mondiale dell’Europa del prossimo quinquennio, quale baluardo a tutela della democrazia e la semplificazione nelle relazioni interistituzionali, rappresentano i punti ispiratori delle attività che saranno svolte dagli uffici dei Commissari.

In altri termini, ben consapevoli che non si possono controllare dittatori e demagoghi, l’Europa deve essere garante di uno scenario democratico; in linea con questo principio, la Von der Leyen in riferimento alla guerra in Ucraina ha ribadito la necessità della ricerca della pace ed il pieno sostegno dell’Europa all’Ucraina ed ha sottolineato che il viaggio a Mosca di un leader europeo, il riferimento è a Viktor Orban, descritto come una missione di pace, non va interpretato come una posizione di acquiescenza e concessioni posto che, solo pochi giorni dopo, alcuni jet russi colpivano un ospedale pediatrico.

In tema di semplificazioni, la velocità del nostro tempo impone un adeguamento anche delle Istituzioni; in tal senso, ogni Commissario avrà il compito di ridurre gli oneri amministrativi e semplificare i processi di attuazione.

Queste le strade per evitare processi di polarizzazione estrema della società e posizioni meramente ideologiche, che possono intaccare lo stile di vita europeo.

Ecco che in questo scenario, si è ribadita la necessità di trovare nuove forme di investimento, posto che il programma della Next Generation UE terminerà a breve, e l’obiettivo di tagliare le emissioni del gas serra del 90% entro il 2040, attraverso una legge sul clima.

Lo sguardo allo senario internazionale, ha portato l’attenzione della Von der Leyen anche allo spargimento di sangue che sta avvenendo a Gaza, all’opportunità di nominare un Commissario per il Mediterraneo, per lo sviluppo armonico delle tante aree interessate, alla tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, entrando nel merito anche al contrasto del cyberbullismo.

Con la continua ricerca del consenso tra i gruppi del neo-parlamento e su questi punti e, Ursula Von der Leyen è stata eletta nuovamente alla Presidenza della Commissione con 401 voti a favore su 707 votanti; dalle prime indiscrezioni sembra che gli europarlamentari di Fratelli d’Italia abbiamo votato contro. Se confermato, vedremo nel seguito se questa scelta avrà un peso nelle nomine dei Commissari.