A cura della Redazione

Francesca Deidda, 43enne di San Sperate, un piccolo comune del sud Sardegna ad un ventina di chilometri da Cagliari. Il fratello della donna, lo scorso mese di maggio aveva denunciato la sua scomparsa dalla sua abitazione.

Scattate immediatamente le indagini dei carabinieri, le piste sul suicidio e della fuga volontaria erano state subito scartate e si erano concentrate sui comportamenti del marito. Secondo gli inquirenti, infatti, di rilievo sono le incongruenze nelle ricostruzioni offerte dal marito, che ha tentato di spiegare ad amici e parenti che l’allontanamento della moglie era di tipo volontario.

Oggi la piena svolta nelle investigazioni che, a seguito del provvedimento della Procura di Cagliari, hanno portato al fermo del marito, accusato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Nelle prossime ore si conoscerà la decisione del Gip sulla misura cautelare del presunto femminicida che, secondo gli inquirenti, avrebbe anche usato il cellulare della donna per rispondere a messaggi di parenti ed amici per simularne l’esistenza in vita.

In attesa della definizione dei fatti, è da riportare che gli avvocati dell’indagato, che si è avvalso nell’interrogatorio della facoltà di non rispondere, hanno dichiarato l’innocenza del loro assistito ed estraneo ai fatti.